Divagazioni di primav.ERA

Anche stamattina la sveglia è suonata al solito orario anche se a me, volontario dell’ Era, mi era sembrato che avesse anticipato furbescamente.
A casa mi chiedono con chi avessi appuntamento così presto: “con tanti amici che arrivano stamattina al porto”!
Assolto alle esigenze primarie, indossata la mia uniforme gialla e blu, volo con la mia inseparabile radio al porto di Palermo. Sta incominciando ad aumentare la luce del sole e li, con i miei colleghi, assistiamo i passeggeri della nave proveniente da Napoli nell’ambito dell’attività prevista dalle misure di contrasto al covid-19.
La mattinata passa veloce e non manchiamo di regalare, durante il servizio, un beneaugurante sorriso “mascherato” a coloro che sono approdati nella nostra stupenda Città.
Finalmente arriva ora di pranzo e bisogna fare i conti con la stanchezza; ma bisogna fare i conti anche con la necessità di dare una mano ai colleghi che sono in fiera ad assistere altri “fratelli”.
Senza esitare e facendo prevalere il rispetto per questi ultimi mi reco alla fiera del Mediterraneo per assistere tutti coloro che debbono fare i tamponi. Continuo a regalare sorrisi, coperti dalla mascherina ma visibili dall’espressione degli occhi, a tutti coloro che sono in fila con la loro auto in attesa di fare il tampone. Ovviamente regalo anche delle frasi di positività a tutti coloro che magari manifestano preoccupazione perché si sono ritrovati a contatto con un positivo, oppure perché l’influenza stagionale quest’anno si manifesta con sintomi simili a quelli del covid-19.
Nel frattempo le gambe mi ricordano che sono passate parecchie ore e che probabilmente dovrò riposarmi un po’ per recuperare e aiutare il prossimo, per quanto possibile.
Proprio oggi pomeriggio due ragazzi di buona famiglia, vedendomi indaffaratissimo nel cercare di far defluire le auto verso il posto nel quale vengono praticati i tamponi, mi hanno chiesto cosa mi spingeva a fare il volontario; ho risposto per Amore verso il prossimo e verso i miei simili e che comunque mi gratifica in maniera estremamente importante. Molti si staranno chiedendo quant’è il mio compenso per questa attività. E io rispondo che il compenso Che percepisco è veramente elevato perché mi viene riconosciuto dall’Alto in termini di soddisfazione e di amore….non a caso amore fa rima con cuore… E tutti i volontari, quelli veri, ci mettono il cuore in quello che fanno e solo così riescono anche nelle imprese più dure e la sera quando tornano distrutti a letto rivedono il film della giornata per un solo minuto, trascorso il quale si ritrovano nel mondo dei sogni pronti a ripartire per un’altra giornata con una carica maggiore e con l’amore e la dedizione per la compagna di nome ERA che ci trasmette tanta forza e tanta voglia di vivere. Ecco perché ERA per noi È vita!

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Author: Gigi Chiavetta